GPA: incubo nei Paesi Bassi

Un parto con gravi conseguenze, poiché a causa di questa maternità surrogata effettuata con una donazione di ovociti e mediante fecondazione in vitro, il bambino ha quindi un padre biologico, una madre "gestazionale", una madre biologica e due padri "legali", se vogliono procedere con l'adozione: cose da rivoltarsi nella culla...

È la riforma della legge sulla bioetica attuata nei Paesi Bassi che, modificando le disposizioni legali sugli embrioni, ha aperto la strada alla pratica della maternità surrogata per le coppie maschili, attraverso una donazione di sperma di un membro della coppia, e una donazione di ovuli da una donna diversa dalla madre surrogata.

Ma non è tutto. Nel paese dei tulipani la GPA commerciale non è illegale: si tratta solo di una mediazione professionale o commerciale tra la madre surrogata e la coppia che richiede la GPA, attualmente proscritta - ma per quanto tempo - dalla legge olandese.

Pertanto, se è vietata la pubblicazione sui social di un annuncio che miri ad offrire o richiedere servizi di maternità surrogata, resta lecito esercitare la maternità surrogata in una clinica, con compenso offerto senza intermediari alla donna che acconsente a portare in grembo il bambino che non proviene da lei.

E per finire, poiché i Paesi Bassi non riconoscono automaticamente la coppia omosessuale come genitori legali del bambino risultante da questa maternità surrogata, sono tenuti a seguire una procedura di adozione, il che implica che la madre rinunci formalmente al bambino dopo la nascita.

Questa triste prima volta non mancherà di diffondersi in Francia: la revisione della legge sulla bioetica approvata dall'Esagono nel cuore dell'estate del 2021, consentendo la modificazione genetica dell'essere umano, la sperimentazione di chimere animale-uomo, la creazione di gameti artificiali o modelli embrionali, porta con sé il principio della trasgressione definitiva.