Gli eredi della Comune attaccano una manifestazione cattolica

Fonte: FSSPX Attualità

Chiesa di Notre-Dame des Otages

In occasione del 150° anniversario dell'esecuzione da parte della Comune di Parigi di dieci ecclesiastici, trecento fedeli si sono radunati sabato 29 maggio per percorrere i 4 chilometri che separano la piazza de La Roquette - sede dell'ex carcere dove si trovavano imprigionate le future vittime - della parrocchia di Notre-Dame des Otages, costruita sul luogo dove furono fucilate 49 persone dai federati, atei militanti e anticlericali.

Tra queste cinquanta vittime vi era Mons. Georges Darboy (1863-1871), arcivescovo di Parigi, oltre a una dozzina di sacerdoti e seminaristi, a cui si aggiunsero 35 gendarmi, tutti fucilati il ​​24 maggio 1871 per ordine del Comune di Parigi.

Lo storico Jean Sévilla non esita a qualificare la Comune come "la sinistra dell'estrema sinistra". Movimento rivoluzionario anarchico nato dalla sconfitta del 1870 che fece molte vittime, fu represso nel sangue da Adolphe Thiers.

Il sindaco di Parigi ha deciso di commemorare il 150° anniversario di questa triste pagina della storia francese, con più di 50 eventi. Sabato 29 maggio è stata organizzata una processione tra Place de la République e il muro dei federati, a Père-Lachaise.

È così che il raduno cattolico è entrato in contatto con questi eredi della Comune.

Non potevano sopportare di vedere questa manifestazione pacifica che commemorava la barbara esecuzione di un vescovo e dei suoi sacerdoti. I toni si rapidamente accesi. Si è passati dalle beffe - "Abbasso lo zucchetto" - a grida più aggressive.

"Abbasso, abbasso, abbasso i Versagliesi!", in memoria dei battaglioni incaricati di reprimere la Comune e che provenivano da Versailles.

C'è stata poi una vera e propria vessazione: striscioni strappati e calpestati, pugni, lancio di bidoni della spazzatura, bottiglie e barriere metalliche, come racconta un testimone.

Gli infuriati hanno spinto dei sessantenni, facendoli cadere, e hanno ferito diverse persone. I servizi di sicurezza, inadatti a fronteggiarli, non sono riusciti a contenere gli aggressori. I fedeli hanno dovuto alla fine rifugiarsi in una chiesa per un'ora, prima di essere fatti uscire a due a due.

L'odio anticattolico resta intatto negli ambienti rivoluzionari e di sinistra, che non esitano ad attaccare famiglie, bambini e anziani in nome di un ideale mortifero, violentemente opposto all'ordine cristiano.