Germania: il Comitato sinodale ha tenuto la sua seconda riunione

Fonte: FSSPX Attualità

Il Praesidium della seconda sessione del Comitato sinodale. Da sinistra a destra: Maria Klein (consulente scientifico, non binario), mons. Georg Bätzing, Irme Stetter-Karp, mons. Peter Kohlgraf, vescovo di Magonza

Dopo un allestimento (molto) laborioso, il Comitato sinodale ha potuto tenere la sua seconda riunione il 14 e 15 giugno 2024 a Magonza, e si è messo al lavoro per attuare le decisioni prese durante le cinque Assemblee del Cammino sinodale tedesco e, qualora si raggiunga un accordo con Roma, istituire il tanto contestato Consiglio sinodale nazionale.

Piccolo promemoria

Una delle decisioni del Cammino sinodale è stata l’istituzione di un Comitato sinodale, responsabile dell’esecuzione di queste decisioni, e in particolare di un Consiglio sinodale destinato ad essere declinabile a livello parrocchiale, diocesano e nazionale. Quest'ultimo consiglio dovrebbe essere composto da vescovi e laici e potrebbe prendere decisioni per l'intero Paese.

Già nel novembre 2022 Roma metteva in guardia sull’impossibilità di limitare o diluire il potere episcopale. Sono seguite una lettera della Curia romana datata 16 gennaio 2023 e una lettera privata di Francesco lo scorso novembre. Le vicissitudini del Comitato erano appena iniziate.

Innanzitutto, perché 4 vescovi si sono rifiutati di collaborare, soprattutto finanziariamente, il che significava che i soldi della tassa ecclesiastica non potevano essere utilizzati, perché ciò richiede l'unanimità dei vescovi diocesani. Poi, l'approvazione degli statuti di questo Comitato da parte della Conferenza episcopale tedesca (DBK) è stata bloccata da Roma in febbraio.

Tuttavia, a marzo, la Curia ha cambiato idea e ha accettato che gli statuti venissero votati, ma in condizioni rigorose di supervisione di tutte le decisioni future, in particolare per quanto riguarda il Consiglio sinodale.

La seconda riunione del Comitato sinodale

Il Comitato sinodale è un organismo composto da laici e vescovi. È composto da 74 membri: i 27 vescovi diocesani e 27 rappresentanti dello ZdK e altri 20 membri eletti dall'Assemblea generale del Cammino sinodale.

In apertura, i due presidenti del Cammino sinodale, mons. Georg Bätzing, presidente della DBK e Irme Stetter-Karp, presidente dello ZdK, hanno sottolineato la necessità di proseguire il processo del Cammino sinodale, ma "con calma e prudenza (…) in rapporto alla Chiesa universale". Mons. Bätzing ha aggiunto che "portiamo le nostre esperienze e preoccupazioni all’attuale Sinodo mondiale".

 

Una vecchia denuncia che torna alla luce

"In una risoluzione adottata a larga maggioranza, riferisce katholisch.de – sito non ufficiale della DBK – l'Assemblea plenaria chiede ai vescovi di chiarire, prima della riunione del Comitato, come intendono attuare l'obbligatorietà delle decisioni del Cammino sinodale nelle loro diocesi e come intendono garantire la serietà delle future consultazioni."

Singolare è la richiesta del "carattere vincolante delle decisioni del Cammino sinodale", perché queste decisioni non sono obbligatorie secondo gli stessi Statuti del Cammino sinodale. Lo si notava nella prima versione degli Statuti inviata a Roma nell’estate del 2019, ma respinta severamente da Roma, è stata ritirata.

Lo ZdK, piuttosto irritato dalla recente piega degli eventi, ha chiesto un dibattito sulla situazione attuale all'inizio della riunione del Comitato sinodale. "Si riserva il diritto di decidere sulla continuazione della collaborazione alla luce delle risposte dei vescovi e delle successive deliberazioni del Comitato sinodale", riferisce katholisch.de.

 

I quattro compiti centrali

Il comitato ha effettuato un primo approccio ai suoi quattro compiti centrali secondo il rapporto di katholisch.de:

– concordare sulla nozione di sinodalità come pratica fondamentale della Chiesa, tenendo conto delle esperienze del Sinodo mondiale;

– preparare una valutazione sull’attuazione delle decisioni dell’Assemblea sinodale;

– proseguire lo sviluppo delle iniziative che si sono discusse nel quadro del Cammino sinodale, nelle sedi sinodali;

– preparazione di un organo sinodale federale conforme alle prescrizioni del diritto canonico.

 

Creazione di tre commissioni

La Seconda Assemblea Plenaria del Comitato sinodale si è conclusa con la creazione di tre commissioni che si occuperanno dei compiti e delle questioni da perseguire.

– La prima esaminerà la sinodalità come principio strutturale della Chiesa e la possibile organizzazione di un Consiglio sinodale.

– La seconda metterà in questione la valutazione e il monitoraggio dell’attuazione delle decisioni del Cammino sinodale.

– La terza curerà lo sviluppo delle iniziative del Cammino sinodale.

Il discorso dei responsabili del Cammino sinodale oscillano tra affermazioni improbabili e minacce di abusi, i cui germi sono fin troppo presenti nel Dna del nuovo comitato.