Francia: ex membro delle Femen chiede scusa ai cattolici

Fonte: FSSPX Attualità

Marguerite Stern all'università estiva Reconquête nel settembre 2024

L'attivista Marguerite Stern ha rilasciato un'intervista esclusiva al settimanale Famille Chrétienne, pubblicata il 31 ottobre 2024. Ex Femen francese, faceva parte di questo movimento femminista fondato a Kiev (Ucraina) nel 2008, che si distingue per le sue azioni di flash mob, portate avanti con slogan scritti sul petto nudo.

"Sono stata un'attivista Femen dal 2012 al 2015. In quegli anni, ho guidato diverse azioni contro la Chiesa cattolica, in particolare durante una campagna a favore del matrimonio gay. Sono passati undici anni. Oggi le mie convinzioni e la mia sensibilità si sono evolute. Voglio spiegarvi il perché e voglio scusarmi con i cattolici", afferma nel preambolo. (…)

"Al giorno d'oggi è di moda denigrare i cattolici e farli passare per idioti della vecchia Francia, non abbastanza influenti per meritare lo status di esseri umani. In passato ho sfruttato questo clima per agire in modo immorale, contribuendo nel contempo a rafforzarlo. Mi scuso sinceramente per questo."

Marguerite Stern chiede scusa, in particolare per un'azione da lei intrapresa nella cattedrale di Parigi nel 2013, a favore del matrimonio tra persone dello stesso sesso. "Da quasi cinque anni esprimo la mia opposizione all’ideologia transgender. All'inizio mi sono battuta contro cose basilari, come la presenza degli uomini negli sport femminili".

"E poi ho approfondito l’argomento e ho capito che oltre al pericolo per le donne e i bambini, il transgenderismo rappresenta una minaccia per la civiltà. Il transgenderismo non crea, distrugge. Esso sostiene la distruzione dei corpi, la mancanza di rispetto per gli esseri viventi, l'abolizione delle differenze tra donne e uomini, la distruzione della nostra innatezza e della cultura che ci unisce. È una questione di pulsione di morte e di odio verso se stessi."

"Attaccando la religione cattolica, mi chiedo se non fossi entrata anche in una logica di distruzione e di odio verso me stessa. Sebbene non sia credente, sono stata battezzata, ho fatto la prima comunione e, soprattutto, sono cresciuta in un Paese la cui storia, architettura e costumi sono stati plasmati dalla Chiesa."

"Rifiutare tutto questo, entrare urlando a Notre-Dame de Paris, era un modo di danneggiare una parte della Francia, cioè una parte di me stessa. A 22 anni non me ne rendevo conto. Eppure, questa cattedrale mi piaceva molto. Ricordo che il giorno dopo l'incendio andai a piangere in una chiesa."

Coautrice con Dora Moutot del libro Transmania, enquête sur les dérives de l’idéologie transgenre  (Editions Magnus, 2024), Marguerite Stern lotta oggi contro il “transgenderismo”. E continua: "E poi c’è dell’altro: c’è ciò che è al di là di noi. I campanili che svettano sopra di noi e adornano i nostri paesaggi sonori. La grandiosità degli edifici. La meraviglia di entrare in una chiesa. La bellezza. E la fede dei credenti. Mi dispiace di aver calpestato questo".

"Approfondendo il tema trans, ho capito che il transgenderismo è un progetto transumanista, in cui l’essere umano si comporta come il proprio creatore. Mi spaventa, perché cosa facciamo con l'ignoto, il mistero, l'incanto, ciò che è al di là di noi? Questo mi spaventa perché credo che gli esseri umani debbano rimanere al loro posto come creature e non come creatori. Senza credere in Dio, su certi punti giungo alle stesse conclusioni dei cattolici".