Eutanasia in Canada: Trudeau persiste e firma

Fonte: FSSPX Attualità

Un disegno di legge risalente a febbraio 2016 viene nuovamente presentato dal governo federale del Canada al parlamento. Ha lo scopo di ampliare i criteri di ammissibilità per il suicidio assistito. La Conferenza episcopale del Paese ha reagito esprimendo la sua "seria preoccupazione".

 

"Quando un governo sbaglia, c'è solo una soluzione, perseverare nell'errore", amava dire con ironia e perspicacia l'accademico André Frossard. Un aforisma che il Primo Ministro canadese non rischia di smentire.

Il 5 ottobre 2020, infatti, il governo progressista, presieduto da Justin Trudeau, ha avviato, su richiesta della Corte Superiore del Quebec, l'esame di un disegno di legge volto all'espansione dell'eutanasia. La prima versione di questo testo risale al 2016.

Il disegno di legge da presentare ai parlamentari della Camera dei Comuni si intitola C-7. Il suo punto di partenza è una decisione degli alti magistrati della Belle Province, che ritengono che le condizioni legali del codice penale federale, che consente l'accesso all'eutanasia, siano troppo restrittive e ai loro occhi incostituzionali.

Se si adottasse il C-7, l'eutanasia sarebbe estesa a tutti i pazienti non morenti, anche minorenni, affetti da una malattia incurabile, e che considererebbero la loro sofferenza intollerabile; così come coloro che non hanno altra disabilità che la malattia mentale.

La Conferenza episcopale canadese (CCCB) ha reagito sulla stampa il 20 ottobre: ​​"Il disegno di legge C-7 rimane profondamente imperfetto, ingiusto e moralmente pernicioso. I vescovi del Canada invitano i cattolici e tutte le persone di buona volontà a dare voce alla loro opposizione. Allo stesso modo, tutti i legislatori canadesi dovrebbero ricordare che una legge che consente la morte di persone innocenti non può mai essere moralmente giustificata", hanno avvertito i prelati canadesi.

L'assistenza medica in caso di morte (MAID) - perifrasi asettica per omicidio in camice bianco - è legale in Canada da giugno 2016. Funzionari federali affermano che da allora in Canada sono stati segnalati più di 13.000 decessi medicalmente assistiti.