Aborto: i vescovi irlandesi riprendono l'iniziativa

Fonte: FSSPX Attualità

La campagna dei vescovi irlandesi

A cinque anni dal "sì" irlandese all'aborto, i vescovi cattolici d'Irlanda non intendono incoraggiare i propri fedeli a cambiare il discorso ufficiale che considera l'interruzione volontaria di gravidanza (IVG) un diritto come tanti altri.

Il messaggio è stato letto in tutte le parrocchie della Scozia, il 14 maggio 2023. Per l'episcopato irlandese è grande il pericolo di vedere i fedeli abituarsi gradualmente alla depenalizzazione dell'aborto votata sulla scia del "sì" al referendum del 2018 : "nonostante la legge, il diritto fondamentale alla vita rimane per ogni essere umano in ogni fase della sua vita, e questo prevarrà sempre", ricordano i presuli irlandesi.

Un diritto che "si radica tanto nella ragione quanto nella fede", precisano, affrontando tra le altre cose la recente revisione della legge sull'aborto. Entrata in vigore il 1° gennaio 2019, la legge irlandese che autorizza l'aborto fino alle dodici settimane di gravidanza, è stata oggetto di un nuovo esame affidato all'avvocato Marie O'Shea.

Tale procedura – prevista dalla Costituzione, entro tre anni dalla data di entrata in vigore – consentirebbe di superare l'attuale termine di dodici settimane in caso di rischio per la salute o la vita della madre. Si raccomanda inoltre che i medici non siano più perseguiti in caso di violazione della legge. Attualmente rischiano fino a 14 anni di carcere.

Infine, gli operatori sanitari dovrebbero essere soggetti a severi obblighi in materia di "disinformazione".

"Tanti provvedimenti volti a eliminare quanta più vita possibile", denunciano i vescovi nel loro messaggio del 14 maggio, chiedendo ai fedeli di contribuire a cambiare il discorso ufficiale sull'aborto predicando "a tempo e a controtempo il vangelo della vita".

In modo più pratico, i presuli irlandesi propongono diverse soluzioni, tra le quali tra le più significative: un periodo di attesa di almeno tre giorni per la donna che desidera separarsi dal figlio; una campagna per l'obiezione di coscienza; la possibilità per i cattolici di continuare a pregare pacificamente vicino a ai centri per aborti; una maggiore presenza presso le donne incinte in difficoltà. E infine una novena di preghiera dal 23 al 31 maggio, festa di Maria Regina.

"Restiamo fermamente convinti che un giorno questa legge sull'aborto sarà abrogata. (…) Agiamo in questa direzione perché crediamo che ogni vita sia sacra e che l'Irlanda, come il resto del mondo, un giorno dovrà accettare questa verità", concludono i vescovi d'Irlanda, firmando così un passo coraggioso che vorremmo vedere in qualsiasi altra parte d'Europa.